La vera storia di Santa Lucia e i suoi biscotti

“Santa Lucia bella,

dei bimbi sei la stella,

nel mondo vai e vai e non ti fermi mai…”

Cari Bambini quest’anno ho pensato che la letterina ve la scrivo io.  Ma come? voi direte, di solito siamo noi a scrivere le lettere a Santa Lucia.  E invece son qua, e uso anche  il computer.  Meno male che ora lo possiedo, me l’ha regalato Babbo Natale.  Ho da dirvi delle cose importanti.  Da un po’ di tempo vedo che mi arrivano tante lettere dove ci sono degli elenchi lunghi, lunghissimi, o ci sono dei bambini che non mi scrivono più e vogliono lo stesso i regali.  Oppure ci sono bambini che se non arriva il regalo che vogliono, si arrabbiano e non si divertono più.  Inoltre  qualcuno crede semplicemente che io sia un sogno e che senza di me si potrebbe stare bene lo stesso.  Allora mi sono decisa : mi faccio sentire…

Sono nata il 13 Dicembre a Siracusa, una bellissima città della Sicilia, nel periodo in cui era dominata dai Romani.  Nel mio paese era arrivata la religione di Gesù, che io sentii molto vicina al mio cuore e  pensai  di cambiare la mia vita.  Ero figlia di una famiglia molto ricca, ed ero molto, molto carina.  Ma sapevo che nella mia città vivevano delle famiglie davvero povere e io decisi di regalargli tutto quello che avevo.  Purtroppo la mia scelta religiosa non piacque ai governatori della mia città, che mi imprigionarono.  Furono  cattivissimi con me, e lo furono anche con tutti coloro che avevano voluto seguire Gesù.  Mi torturarono, provarono in tutti i modi a farmi negare il mio amore per la sua parola e alla fine mi uccisero.  Ma non fermarono la mia fede, perchè io diventai un simbolo importante per la gente che viveva sotto il potere dell’imperatore romano.  Mi tolsero anche gli occhi, che diventarono il simbolo della luce, e da allora io proteggo la salute degli occhi di tutti gli essere umani, in particolare quella dei bambini,che amo tanto.  Quando arrivai in cielo, mi presentai con i miei occhi posati su un piattino e San Pietro, che mi vide, capì tutto il male che avevo ricevuto.  Allora mi disse che mi stava aspettando, sapeva che in cielo sarebbe arrivata una giovane bella e sfortunata, che avrebbe meritato un trattamento speciale, perchè aveva amato Gesù più della sua vita..  Allora mi domandò di esprimere un desiderio e in quel momento fui inondata di una luce grandissima.  – Voglio rendere felici tutti i bambini del mondo portando loro quello che desiderano-dissi.  San Pietro sorrise bonariamente si accarezzo la lunga barba bianca e borbottò:- bene, allora avrai un bel daffare, il tuo desiderio lo esaudisco: è dolce e bellissimo-.  Così l’impegno per voi bambini arrivò subito.  In cielo mi spiegarono che già altri santi portavano i regali ai bimbi.  C’era ad esempio San Nicola che si vestiva di rosso, scendeva dal freddo Polo Nord, caricava la sua slitta trainata dalle renne e si faceva chiamare simpaticamente Babbo Natale.  Poi c’erano i pazienti Re Magi, che venivano dall’Oriente lontano.  Anche il piccolo Gesù Bambino appena nato si dava da fare per i piccoli.  Infine c’era una cara vecchina chiamata Befana.

Scelsi per portarvi i regali proprio il giorno del mio compleanno; il 13 Dicembre, perché regalare il giorno della festa mi sembrava il modo migliore per ricordarla.  Dovevo svolgere tutto il lavoro in una sola notte, non in tutti il luoghi del mondo, ma era sempre un lavorone.  Per prima cosa ho dovuto pensare al trasporto.  Se Babbo Natale aveva le renne, io pensai ad un asinello.  Poi ho dovuto cercare qualcuno che mi aiutasse nel preparare i regali e che curasse e pulisse l’asinello.  Trovai un signore placido e taciturno, anche lui era arrivato da poco in cielo: Castaldo.  durante i nostri lunghi viaggi tiene sempre addosso un cappotto nero e gli piace il buon vino, perché bevendolo si scalda, nella notte più lunga che ci sia, la mia notte.  Io so che avete già iniziato a sentire dei campanellini suonare, sono io che vi sto ricordando di spedirmi le letterine e che voglio passare a salutarvi.  Qualcuno di voi si spaventa, perche girano strane storie di me: che butto la cenere negli occhi e porto il carbone.  Credetemi, io non potrei mai farlo, il fuoco mi ha fatto tanto male e non lo voglio nemmeno vedere… poi sono sicura che non ci sono bambini cattivi.  Fate comunque tutto il possibile per non litigare mai con nessuno, cercate di essere gentili, di studiare, e obbedire al papà e alla mamma e non pretendete troppe regali o strani regali, perché io non li conosco e non potrei accontentarvi,  Mi piace portare giocattoli con i quali possiate giocare con i vostri fratelli o i vostri amici perché giocare  da soli è bello lo stesso ma alla fine è un po’ triste.   Non siete d’accordo?  Quando passerò non potrò farmi vedere perché solo gli adulti riescono a vedermi; è una regola che mi viene imposta dal cielo e io devo obbedire.  Per cui la sera prima della mia festa vi prego di andare a letto presto, perché non passo mai ad orari precisi.

Quando arriva la mia notte prima di andare a letto, ricordatevi di mettere fuori dalla porta qualcosa per il mio asinello.  Se non riuscite a trovare la paglia, potete lasciargli un po’ di zucchero (è un ghiottone) o meglio ancora una tazza con i vostri cereali preferiti: ne va matto.  Per Castaldo invece può bastare un po’ di minestra o quello che c’è rimasto della cena, o un pezzo di pane.  Per me invece lasciate un po’ di biscotti con un buon caffè caldo, ne ho bisogno per tirarmi un po’ su.  Se volete lasciare del vino a Castaldo, fatelo, ma versategliene poco, se no finisce per vederci doppio e sbagliare strada.  Infatti una volta che aveva esagerato siamo arrivati fino in Svezia, sicché ogni anno devo tornare lassù al Nord dove in Inverno il sole non c’è mai.  Per farmi trovare la strada le ragazze mi aspettano nelle vie cantando e portando sul capo una corona fatta di sette candele.  Ora vi lascio la ricetta dei miei biscotti, fateli con la vostra mamma e i vostri fratelli, mi renderete molto felice.

Biscotti di Santa Lucia

Un etto di burro, un etto e mezzo di zucchero,due etti di farina, un cucchiaino di lievito, una bustina di vaniglina, un uovo, due cucchiai di latte e zucchero a velo.

Chiedete alla vostra mamma di sciogliere il burro con un po’ di latte in un pentolino, poi versate il liquido raffreddato in una terrina, aggiungete lo zucchero e il tuorlo dell’uovo.  Mescolate bene e aggiungete un po’ per volta la farina, il lievito e la vaniglia.  Dovrà formarsi una palla liscia e compatta.  Stendete questa pasta con il mattarello fino a farne una sfoglia di circa mezzo centimetro di spessore.  Con gli stampini che vi piacciono di più, ritagliate le forme e sistematele sulla placca rivestita di carta forno.  A questo punto la mamma metterà nel forno i biscotti a media temperatura(170°) e li lascerà cuocere per 15 minuti.  Non appena cotti li cospargerete con lo zucchero a velo

E ora mi rivolgo ai vostri genitori. Cari mamme e papà regalate i giochi ai vostri bambini senza dimenticarvi di condividere con loro la magia che avrete provato voi stessi da piccoli.  Lasciategli vivere il mio mistero e tornate a sognare con loro, è il più bel dono che potrete offrirgli.

A presto, la vostra grande amica

Santa Lucia

48 pensieri su “La vera storia di Santa Lucia e i suoi biscotti

  1. Ciao, sono Katia, la mamma di una splendida bimba che abbiamo chiamato Lucia. Ti ringrazio per questa bella storia. La leggerò alla mia piccola e faremo insieme i biscotti di Santa Lucia!

    • Non è impostante questo. Ti dico che quegli uomini erano molto crudeli e arrabbiati. Forse è stato per il mio nome.
      Sai che sono la protettrice dei bambini e degli occhi? Buona giornata Rebecca. Hai un nome molto bello.

      • grazie quando era santa lucia ho scoperto che è la mia mamma che mi faceva i regali ti voglio bene da rebecca

    • Oh tesoro, non cambia nulla! Santa Lucia è esistita veramente. Era una ragazza molto buona e molto attaccata alla sua mamma. La magia di questo giorno ti rimarrà per tutta la vita assieme al ricordo. Così è stato anche per me. Tanti auguri Rebecca. Sei una bambina speciale e sono stata molto felice di avere scambiato parole con te.

  2. ciao santa lucia è da un bel pezzo che non ci scriviamo ti volevo dire che ho preso la pagella e per fortuna è andata bene ho un bel 9 sul comportamento scrivermi di ti prego

  3. ciao ma cosa è successo ho visto i commenti e non sono stata io ha mandarteli è stata una mia amica si vedeva che voleva fare uno scherzo poi me la detto e io mi sono arrabbiata molto e ho concluso con lei ti chi è davvero scusa da parte mia baci la tua reby

  4. Ciao sono giulia ho 16 anni ma sono ancora ancora bambina che ama giocare spero che quest’anno riesco avere qualche regalino ma la cosa è che l anno scorso mi sono persa e non mi ero ricordata del 13 dicembre 😦 la scuola nuova va abbastanza bene non riesco a
    Molto a studiare e tutto difficile poi sono con delle persone insopportabile.
    Passami a trovare a parigi 😉
    Ciau

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