“Se io fossi una nota vorrei essere il La; se fossi un numero vorrei essere il sette; se fossi una torta vorrei essere la Sacher; se io fossi una foodblogger vorrei essere come lei.”
Ho saputo del suo “Cucino da vicino” durante una di quelle che io chiamo ricognizioni tra i blog di cucina, ed è subito insorta in me una buona invidia, la stessa che prova un pelato per chi è dotato di una folta chioma, per le sue macro- fotografie, che io-oramai è risaputo-non so fotografare. L’ho trovata su Twitter, strano veloce informativo e interessante social network e l’ho subito riconosciuta: il primo tweet per lei su un polletto arrosto, il nostro primo contatto per via di un bonsai, Arturo, il suo bonsai,-il mio ha pensato di passare a vita migliore, pur di non stare tra i mie non verdi pollici-. Lei si chiama Nai e il suo blog è fresco e verde come la Primavera, bello e gentile quanto lei, che cucina e fotografa da vicino. Da vicino perché lei dice-sono un po’(tanto) miope. Cara Naima, se mi posso permettere, chi vede male spesso guarda meglio e tu scandagli, vai a fondo o miri lontano e cogli gli aspetti più importanti e fondamentali del cucinare: attenzione per gli ingredienti, sempre freschi e di ottima qualità, giusto mix di tradizione e innovazione, semplicità ed efficacia. Fare cucina per te è un modo di vivere, è cucinare con amore ogni giorno, nonostante le otto ore in ufficio e la stanchezza che ti sovrasta, da cui il tuo leitmotiv: “lavoro tutto il dì, ma i piatti pronti non mi avranno mai”. Ma c’è un aspetto particolare che ci accomuna: entrambe non sappiamo niente di vino e non sappiamo come abbinarlo ai cibi. E allora? Allora evviva! Perché da questa carenza, che i “soloni” della cucina considerano un’ incolmabile lacuna, tu ne ha tratto una virtù, un pregio, una peculiarità. Non c’è il vino giusto, ma ci sarà la musica con il suo alto potere aggregante e che musica. Cosa c’è di meglio infatti del gustare ottimi piatti con un sottofondo musicale e non solo come aureola di una cenetta romantica? Ottimo Naima, sai abbinare al meglio due tra i più grandi catalizzatori, il cibo e la musica. Questa è vera creatività! Grazie da Mamma, che buono! e dai suoi lettori, che nel tuo blog potranno trovare molto altro al di là delle ricette: recensioni, opinioni , luoghi, pensieri e brani musicali, sempre adatti alle ricette. Questa è sensibilità.
Ora vi lascio al piacere di scoprire “Cucino da Vicino” e alla ricetta, che pubblico nella sua versione originale, senza una pur minima correzione- in me ancora e sempre un’invidia buona per la sua precisione e per la sua bellissima fotografia-. Per un effetto globale e pertinente raccomando l’ascolto del brano consigliato e il suo piatto sarà ancora più gradevole. Buona esecuzione e buona musica.
Tonnarelli agli asparagi selvatici, da noi meglio noti come Loertih
Ciao Rosita!!!
- tonnarelli all’uovo (250 gr)
- due manciate di asparagi selvatici
- olio evo
- sale
- parmigiano grattugiato (a piacere)