Insalata di fagiolini, fagioli e primosale

Che cosa c’è di bello in un insalata? Molto.
Che cosa c’è di buono in un insalata? Moltissimo.
Tuttavia il senso di Venanzio per l’insalata non è buon senso. Perché? Perché l’insalata gli fa senso.
Sin da quando era piccino tutto ciò che di verde gli mettevano nel piatto lo faceva sbiancare. Ed era tutto un: non mangio l’insalata! Non mi piace l’insalata…
Ora che Venanzio è grande e sposerà Martina è sorto un problema. Certo la coppia è ormai affiatata. Hanno molte cose in comune, la più famosa è l’amore e poi altro: ad esempio mettono gli stessi cucchiaini di zucchero nel caffè. Presto o tardi il problema sarà risolto e per entrare nel cuore del problema, non è un problema di cuore ma un problema di colore: Martina è diventata vegetariana e tutto ciò che è verde la fa impazzire.
Poveri gli animali di qua, poveri gli animali di là…
E i piccioni? Ecco sì mancavano solo i piccioni. Non è che Venanzio li ami moltissimo, anzi nemmeno li ha assaggiati, ma Martina è così solidale con i piccioni, che quasi quasi la cosa potrebbe trasformarlo in un vegetariano estremista. Non sarà così, non sarà. E’ solo il fenomeno di un momento e Martina, da sposati, non farà altro che preparagli stufati, trippe, fagioli con le cotiche, salame da sugo. Insomma, tutte quelle bella cose colorate di quel bel colore di stracotto che tanto gli piacciono. E, forse, anche qualche piccione. Speriamo.
Nel frattempo, si sa, l’amore dev’esser cieco e valgono questi di colori: quelli di un’insalata.

insalata di fagioliniFagiolini teneri 1kg

pomodorini 300 g

Formaggio primosale g 150

fagioli a piacere precotti 250 g

Per il condimento

olio di noce, o olio evo 5 cucchiai

aceto bianco 2 cucchiai

sale e pepe

Mondate i fagiolini, lavateli e buttateli in abbondante acqua leggermente salata e bollente; cuoceteli al dente e scolateli. Lavate i pomodorini e tagliateli in 4 parti. Sciacquate i fagioli sotto acqua corrente e tagliate il primosale a cubetti. Per servire: sistemate i fagiolini in un piatto ovale, disponetevi sopra i pomodorini, i fagioli neri e il primo sale. Mescolate tutti gli ingredienti del condimento; sbatteteli con una forchetta e versateli sopra l’insalata e servite.

Felice giornata!

 

 

 

Spaghetti tonno e curry

Su certe coppie non ci avrebbe scommesso nessuno: troppe differenze; incompatibilità all’origine. Eppure…
Anche sul Mario e la Maria non ci si permetteva di fare previsioni, per una questione di correttezza. E invece sono ancora lì, dopo dodici lustri, a tenersi per mano. E’ spesso una questione di apparenze, un’idea arcaica, una impressione troppo rapida seguita da giudizi azzardati. Io dico: si prova!
Si prova dapprima con una serena frequentazione o tentativi timidi di approcci, rimanendo ognuno a casa propria. Infatti: uno sta vicino al lavandino, proprio sotto ai biscotti e l’altra sta sopra alla planetaria, dove ci sono tutte le spezie.
In seguito si può pensare ad una convivenza. Capita di frequente che poi  non si lascino più e si sposino assai volentieri.
Succede così per il tonno e il curry in polvere e per tanti altri connubi, che inizialmente paiono davvero temerari  ma, che invece, sfociano nel piacersi più duraturo.

Spaghetti tonno e curry

spaghetti tonno e curry

 

per 4 persone

320 g di pasta formato spaghetti

200 g di tonno in scatola da sgocciolare

200 g di passata di pomodoro

1 spicchio di aglio pelato e schiacciato

Vino bianco

1 cucchiaino abbondante di curry in polvere

olio

sale

prezzemolo tritato (facoltativo)

In una padella capiente versate l’olio e unitevi l’aglio pelato e schiacciato. Fate rosolare, sgocciolate il tonno e versatelo in padella, mescolate e lasciate insaporire. Dopo 3 o 4 minuti sfumate con 2 cucchiai di vino bianco. Lasciate ancora cuocere per 2 minuti e aggiungete la passata di pomodoro. Regolate di sale e mescolate. Proseguite la cottura ancora  per 5 minuti, mescolando. Togliete la padella dal fuoco. Lessate gli spaghetti in acqua bollente salata e scolateli conservando poca acqua di cottura. Versateli nella padella e rimettetela sul fuoco. Unite il curry in polvere e saltate gli spaghetti per 1 minuto. Cospargete con prezzemolo se gradito e servite gli spaghetti ben caldi.

Buona giornata!

 

 

Riso nero con pancetta, formaggio e olive verdi

Non v’è pretesa alcuna di fare alta cucina, ma solo l’esigenza della fretta in questo piatto: bello nei colori e molto goloso. Il riso Venere è buono anche nature, possiede un profumo di pane appena sfornato e solitamente accompagna ingredienti esotici insoliti e raffinati. Il riso Venere è bello di natura lo spiega il nome stesso e rimanda a scenari esotici anche se è italianissimo. Ora è per via della fretta, o di scarse scorte, che l’ho abbinato ad ingredienti non proprio forestieri. Ne è derivato un connubio interessante che può essere ulteriormente arricchito. Buona preparazione.

riso venere con pancetta e formaggio

Per 4 persone

Ingredienti: 300 g di riso Venere lessato*, 5 cucchiai di olio di oliva, uno spicchio di aglio, un rametto di rosmarino, 150 g di formaggio tipo Edamer, 80 g di guanciale o pancetta a cubetti, 30 olive verdi denocciolate
Occorrenti: coltello, tagliere, padella
Tempo di preparazione: 10 minuti + eventuale cottura del riso

Pelate l’aglio e schiacciatelo con il palmo della mano. Tagliate l’ Edamer a fette sottili. e le olive a rondelle. Versate l’olio di oliva nella padella e unite l’aglio e il rametto di rosmarino. Scaldate l’olio fino a far soffriggere leggermente l’aglio e aggiungete la pancetta o il guanciale. Rosolate brevemente, unite il riso e le olive, mescolando per insaporire, e scaldatelo per  5 minuti. Sistemate le strisce di Edamer sopra il riso caldo, spegnete il fuoco e coprite. Servite, non appena il formaggio si sarà sciolto, direttamente nella padella appoggiata su un sottopentola.

*Esiste in commercio il riso Venere pre-lessato, molto comodo e indispensabile quando avete molta fretta. Se preferite lessarlo potete farlo in buona quantità, perché si conserva, se ben coperto, per almeno 4 giorni in frigorifero. Questa tipologia di riso tiene molto bene la cottura ed è il protagonista di molte interessanti preparazioni veloci.

Per arricchirlo: togliete le olive dagli ingredienti e sostituitele con 2 cucchiai di pasta di tartufo, ammorbidita con poco brodo vegetale e mescolata al riso poco prima di aggiungere le striscioline di formaggio.

Felice giornata a tutti!

 

 

Chicken roll con salsa pomayò

E ora ci colleghiamo in diretta con la cucina dove si è appena svolta la finale del campionato mondiale “Mai dire fettina 2015″, a voi cucina.
Sì, grazie, buongiorno. Ecco, questo per dire che, sì…è stato un campionato al fulmicotone, che ha tenuto tutti con le acquoline sospese. Alla fine dopo una gara davvero entusiasmante il titolo di campione del mondo è andato al  Chicken roll con salsa pomayò. Ma ecco, un momento, riusciamo a dare la parola al vincitore, al nostro giovane e scatenato campione.
“Sì, ho vinto, io… Sono molto contento. Questo titolo è stata la ricompensa di molti e molti morsi…”
“Va bene, sì, ma ci dica qualcosa di più sulla salsa!”
“Sì, ecco…boh. Ma, veramente non so…Sì, forse .. Me l’hanno messa lì, tipo, per fare un po’ di scena…”
“E il suo nome? Ci hanno detto che è un nome d’arte, è vero?”
“Sì, ecco, infatti io mi chiamo involtino di pollo…ma…non so…mi hanno detto che anche questo è, tipo, no, per la scena…Comunque sono io il vincitore!..”
“Senta, siamo in diretta, Roll, non è che vorrebbe salutare qualcuno prima di essere mangiato?”
“Sì, ecco, grazie…sono, tipo, un po’ emozionato…Vorrei salutare mia nonna Wiener e mio zio Cordon e tutti i miei amici là nel banco…”
“ Grazie Roll e molti complimenti.”
Per il momento qui dalla cucina è tutto, a voi studio…

chicken roll con ripieno di prosciutto e formaggio

Ingredienti
12 fette di petto di pollo, 12 fette di scamorza dolce, 12 fette di prosciutto crudo, un uovo, poco latte, pane grattugiato, 3 cucchiai di maionese, 1 cucchiaio di triplo concentrato di pomodoro, sale, rosmarino, olio di semi di arachide o di olio oliva per friggere.
Vi serviranno: 2 piatti, un cucchiaio, padella, carta da cucina, ciotole
Il tempo di preparazione sarà di 20 minuti

Battete le fette di petto di pollo tra due fogli di carta da forno. Questa è una procedura ottimale che permette di ottenere fette di carne sottili senza romperle, perfetta per ogni tipo di carpaccio anche quello di pesce. Rompete l’uovo in un piatto fondo aggiungete poco latte, un po’ di pepe e battetelo con una forchetta. Preparate il pane grattugiato in un piatto fondo. Adagiate su ogni fettina di pollo una fetta di formaggio e poi il prosciutto. Arrotolate. Passate il rotolo prima nell’uovo e poi nel pane, cercando di ricoprire molto bene. Nella padella scaldate un dito e mezzo di olio assieme ad un rametto di rosmarino. Togliete il rametto e mettete nella padella i rotolini abbastanza distanti da poter essere facilmente girati. Friggeteli girandoli spesso per circa 8 minuti. Scolateli su un foglio di carta da cucina, poi trasferiteli su un piatto caldo e salateli leggermente. Per preparare la salsa mescolate la maionese poco per volta al triplo concentrato. Servite i rolls ben caldi con la salsa a parte.

Il chicken roll è in realtà un involtino ripieno di pollo e verdure il cui involucro è fatto solitamente con pasta sottile. In questa mia libera interpretazione il pollo diventa  l’involucro.

Buona giornata!

 

 

 

Da “I diari del microonde”: torta con mela e farina di cocco

Caro diario,
a chi devo dire grazie, se lei, oggi, si è accorta di me? Ad un Luglio bollente? Al tavolo di acciaio che è quasi un barbecue? Già, molto probabilmente.
Vedi: forse la mia presenza è fin troppo discreta. Ne risulta che io passi inosservato, nonostante mi dia le spalle, per gran parte del suo tempo. Troppo poco si ricorda di me, mentre avanza inesorabile sulla strada dei suoi pasticci. Alla fine tra me e “lui”, vince sempre “lui”. Quello lì. Che pure è vecchio e fin troppo prammatico. Caro diario, non ho parole. Ancora non ha capito cosa potrei fare per lei.
E pensare che, invece di sfruttarmi brutalmente, sconsideratamente, potrebbe approfittare della mia delicatezza per scopi rientranti nella normalità e non solo per azzardi sperimentali. Un giorno – mi sovviene spesso – mi hai lasciato quasi senza portello. Un altro, inondato di caramello che ancora oggi ne sento il profumo. Cosa combina certe volte con me!
Oggi, però, dopo questo esperimento di Luglio, aveva una faccetta angelica, sentimentalmente coinvolta ed io ne sono felice e resto tutto intero. Speriamo…
Ad ogni buon conto, caro diario, valle a capire tu, le donne!
                                                                                                     Il suo microonde

torta al micronde con mele e cocco

 

Ingredienti per una pirofila  da cm 20×15

Farina g 100

zucchero semolato g 100

burro g 100

sale 1 pizzico

uova 2

succo di limone 1dl

lievito per microonde  g 6

marsala o passito 1 cucchiaio

mela 1

farina di cocco 3 cucchiai

Occorrenti: recipiente per cottura al microonde, ciotola, frustino elettrico, carta da forno

Tempo di preparazione: 18 minuti

Lasciate il burro a temperatura ambiente o mettetelo nel microonde a media potenza (450 Watt) per 20 secondi. Sbucciate la mela, togliete il torsolo e tagliatela sottile a spicchi o triangoli, irroratela con poco succo di limone e tenetela da parte. In una ciotola mettete il burro, un pizzico di sale e lo zucchero. Con il frustino elettrico montateli per ben amalgamarli (circa 1 minuto). Unite poi le uova uno alla volta sempre montando, il latte, il marsala e la farina setacciata con il lievito. Mescolate a mano con molta cura fino ad avere un impasto liscio. Rivestite la pirofila con carta da forno. Versate l’impasto e completate con la mela e la farina di cocco. Cuocete a media potenza per 12 minuti. Prima di togliere il dolce lasciatelo nel microonde ancora 1 minuto. Se desiderate colorare leggermente la superficie ponete il forno sulla funzione grill e cuocete per 2 minuti. Servite questa torta con gelato al limone.

Tempi e potenza di cottura

Ovviamente i tempi di cottura dipendono dalla potenza programmata, ma non solo. Sono importanti anche: la temperatura degli alimenti introdotti, la quantità delle porzioni, le modalità di cottura scelte e il recipiente. Il grande vantaggio, soprattutto in caso di torte, è quello di poter controllarne sempre il punto di cottura (non sempre è possibile con il forno tradizionale), per regolare poi il tempo. Fondamentale è comunque il tempo di riposo dopo la cottura effettiva, durante il quale l’alimento continua a cuocere e il calore si diffonde alla perfezione. Questo tempo di riposo va aggiunto al tempo effettivo. Più gli alimenti sono densi più il tempo di riposo deve essere lungo, anche fino a tre minuti.L’indicazione della potenza di cottura, non è standard, ma dipende dalla marca del forno. Per un dolce come questo le indicazioni potrebbero essere espresse in numeri: 6, in percentuale: 60% o in Watt: 450.

 

 

Felice giornata!

Insalata di pasta ai sottolio con spuma di mozzarella

Anto’…fa caldo…
Anto’ è sdraiato sul divano: una gamba sul bracciolo, l’altra che tocca terra. Quasi quasi chiude gli occhi.  Gli passa  la voglia di fare qualsiasi cosa con quest’afa. Maria spera che con questo caldo ad Anto’ passi la fame  ma, come si diceva, tutto gli passa tranne l’appetito. E Maria non riesce proprio a cucinare con questo caldo.  Nemmeno mangerebbe. Le verrebbe invece del tutto naturale sdraiarsi dall’altra parte del divano e non alzarsi più.
Anto’…fa-troppo-caldo!
Niente.
Che si mangia Maria?
L’insalata di pasta, Anto’…na bella cofana. 

Per le Marie e per gli Anto’ questo è un ottimo piatto  estivo, che li mette d’accordo: Maria non cucinerà eccessivamente e Anto’ sarà contento.
Non è che i piatti estivi debbano essere per forza freddi, piuttosto devono essere di facile preparazione, di veloce cottura, con ingredienti saporiti, meglio se di stagione e colorati. L’insalata di pasta possiede queste caratteristiche.
Dicevo appunto che l’insalata di pasta è di facile esecuzione e ancor di più se si osservano particolari modalità che una volta apprese non saranno più dimenticate.
Maria ha lessato la pasta (pasta corta) al mattino l’ha scolata al dente; l’ha condita con un filo di olio, mescolata e poi l’ha versata su una superficie coperta di carta forno e l’ha ben allargata. In questo modo la pasta non si è stracotta e non si è incollata.  Poco prima di servirla ha aggiunto il condimento, molto molto abbondante.
Infatti un altro segreto per ottenere insalate di pasta memorabili è quello di condirle molto.
La pasta fredda preparata già condita in anticipo non si tiene in frigorifero, ma preferibilmente in luogo fresco. Se invece avete fretta e lessate la pasta all’ultimo minuto, scolatela e raffreddatela sotto l’acqua fredda; poi stendetela comunque sulla carta forno e nel frattempo preparate il condimento. Così come ho fatto io. Buona preparazione.

insalata di pasta.jpg picasa modificate

 

Per 2 persone

Ingredienti: 120 g di pasta integrale tipo caserecce o altra pasta corta, 1 peperone sottolio rosso, 100 g di tonno sottolio, 20 olive nere, 1 peperoncino fresco, zucchine sottolio o altro a piacere, 2 cucchiai di capperi sottaceto, 50 g di mozzarella fiordilatte, 120 g di panna fresca, un pizzico di sale, 1 pizzico  di zucchero

Mettere l’acqua per la pasta a bollire e salatela. Nel frattempo scolate i sottoli dall’olio e i sciacquate leggermente i sottaceti. Lessate la pasta  e scolatela al dente. All’interno della casseruola di cottura condirla con poco olio di oliva; poi stenderla su un foglio di carta da forno. In una larga ciotola mettete tutti gli ingredienti, tagliati più piccoli. Mescolate la pasta una volta fredda e regolate di sale. Unite a piacere poco succo di limone o aceto bianco.
Montate la panna ben fredda con il sale e lo zucchero. Frullate la mozzarella nel bicchiere del mixer, unendo poca panna liquida (se necessario) e mescolatela delicatamente alla panna montata.
Servite l’insalata di pasta con la spuma di mozzarella.

Buonissima giornata!


Dal superfluo il necessario: come riutilizzare gli avanzi di un filetto di pesce

Pare già tutto chiarito nel titolo ma, desiderando essere più precisa, vi racconto. Acquisto dei buoni filetti di branzino congelati. Ci sarebbe di meglio, ovvio: il pesce pescato, fresco, strappato quasi a forza dalla cassettina del pescatore appena giunto al porto. Già.
Mi devo però accontentare, e va bene così. Prevedo il consumo di tutto il sacchetto e lo scongelo interamente. Una volta scongelato il pesce lo lavo sotto l’acqua corrente fredda e lo metto tra due fogli di carta da cucina per asciugarlo.
Desidero una cottura semplice e veloce. Prendo la bistecchiera, la metto a scaldare e nel frattempo verso direttamente nel piatto di portata: olio di oliva, poco sale, mezzo spicchio di aglio a fettine, un cucchiaio di prezzemolo tritato, poco succo di limone. Con una forchetta mescolo la mia citronette, che è pronta per accogliere i filetti. Metto un foglio di carta forno sul fondo della bistecchiera e adagio i filetti. Cuociono in pochissimo tempo, nemmeno due minuti per parte*. Li giro delicatamente con la paletta e, una volta cotti, li adagio sulla citronette cercando di distribuirla molto bene. Hanno veramente un ottimo aspetto. Ma…Squilla il telefono.
Vero quanto chiaro: la pizza con le amiche vale il miglior branzino, anche fosse pescato, di tutti i mari. Il pranzo per domani è già praticamente pronto.

Gnocchi di patate al branzino, pomodorini e olive

Gnocchetti di patate al branzino

Ingredienti per 2 persone: 300 g di gnocchetti di patate, almeno 100 g di avanzo di filetto ben pulito dalla pelle (se c’era), 1 cucchiaio di olio di oliva a testa, pepe nero, poco sale, poco zucchero, 8 pomodorini, olive nere denocciolate (a piacere), 1 spicchio di aglio pelato e schiacciato, prezzemolo o timo o basilico tagliati grossolanamente
Occorrenti: padella, coltello, tagliere
Tempo di preparazione: 15 minuti
Mettiamo a bollore l’acqua per lessare gli gnocchetti. Nel frattempo: laviamo e tagliamo i pomodorini in 2 o 4 parti. Versiamo l’olio e poniamo l’aglio in una padella. Scaldiamo e tuffiamo i pomodorini. Saliamo delicatamente, aggiungiamo lo zucchero e lasciamo rosolare a fuoco vivace. Tagliamo le olive nere a rondelle o a metà (possiamo lasciarle intere) e le mescoliamo ai pomodorini; uniamo il pepe e proseguiamo la cottura per un minuto. Tagliamo i filetti a pezzetti eli uniamo  al sugo di pomodorini e olive, a fuoco spento, assieme gli aromi scelti.
Quando l’acqua bolle versiamo gli gnocchetti e lasciamo che inizino a salire in superficie. Teniamo da parte un po’ d’acqua di cottura. Accendiamo il fuoco sotto il sugo e scoliamo gli gnocchetti direttamente nella padella. Saltiamo e serviamo ben caldo.

*La temperatura al cuore di un filetto di pesce è di 65°C

Solare giornata a tutti!

 

 

Finta frittata di peperoni

 

frittata di peperoni

Finta: probabilmente perchè non ci sono le uova.  Frittata: perchè ha la forma di una frittata, alla fine.  Quindi il nome dato a questo appetitoso piatto dalle mie figlie lo definisco azzeccato.  E’ una ricetta che ho rielaborato da un ricordo.
Avevo due amiche di famiglia di origini campane, due sorelle.  Cucinavano come solo chi ha dovuto lasciare la sua terra d’origine, con il filo dei sapori persi tra le mani. Facevano una pommarola che mai più ho assaggiato; timballi di maccheroni, sartù di riso e un’indimenticabile pastiera.  E poi preparavano  i peperoni con la mollica del pane. Arrivavano a casa nostra con questa meraviglia che custodivano dentro ad un contenitore, sempre lo stesso.  Era una sorta di mattonella di peperoni tagliati  a piccole falde, arrostite nel burro e cosparse di briciole di pane che noi ci litigavamo, puntualmente, poiché era sapientemente dosata e mai bastava. Io, ispirata soprattutto dal sapore e dalla consistenza, ne ho fatto questa specie di frittata. Buona preparazione.

Ingredienti per 4 persone: 4 peperoni, uno spicchio di aglio schiacciato con il palmo della mano, un cucchiaio di capperi (facoltativi), 4 cucchiai di pane grattugiato,4 cucchiai di olio di oliva, prezzemolo, sale e pepe nero
Occorrenti: teglia bassa, tagliere coltello, carta da forno o sacchetto da pane, cucchiaio
Tempo di preparazione: 10 minuti + la cottura dei peperoni per spellarli

peperoni

La prima cosa da fare è togliere la buccia ai peperoni.  Si può fare in due modi:  o mettendoli ad arrostire uno alla volta infilati su una forchetta sopra la fiamma del gas, o mettendoli in forno a 180° per almeno 30 min, rigirandoli 2/3 volte, dopo averli lavati senza asciugarli.  Si mettono poi in un sacchetto del pane ben chiuso o nella carta da forno e si aspetta 20 min. Trascorso il tempo la pelle si toglierà e quasi totalmente. Il peperone che si spella con più facilità è quello rosso, di seguito quello giallo; mentre il verde è più tenace. Probabilmente è una questione legata al pigmento.

peperoni nel cartoccio

Procedo mettendomi dei guanti usa e getta, per evitare di scottarmi. Una volta tolta la pelle sciacquate i peperoni sotto acqua corrente per togliere ogni residuo di buccia e di semi e stendeteli su carta da cucina. Se pensate di cucinarli il giorno dopo, conservateli coperti con pellicola e abbiate l’avvertenza di cambiare la carta da cucina: rilasciano abbastanza liquido.

peperoni senza la pelle

Tagliate i peperoni a listarelle o a piccole falde.  Scaldate bene olio e aglio dentro una larga padella e versate i peperoni. Unite il sale e mescolate. Rosolateli molto bene per 3 minuti i girandoli spesso e poi aggiungete il pane e mescolate. Rosolate il tutto ancora per 3 min, unite il pepe e i capperi se previsti. Schiacciate la frittata con il dorso del cucchiaio e girando la padella rovesciatela su un piatto largo,  oppure fatela scivolare sul piatto. Cospargete con prezzemolo. E’ ottima servita con pesce cotto sulla griglia o a vapore.

Buona giornata a tutti.

 

Sfogliata con crescenza e rosmarino

focaccia con crescenza

Questa è la torta salata più semplice che ci sia. Buona ed eclettica, assomiglia vagamente, forse per la presenza della crescenza, alla ben più famosa “focaccia di Recco”. Si presta a molte varianti, ad esempio: con del prosciutto crudo, o verdure brasate messi sopra non appena la togliamo dal forno.
Visto che la stagione si va allargando – si dice così – i giorni si allungano e arriva la Primavera, questa focaccia è un perfetto trasportabile, pensato apposta per chi ama mangiare con il sole in fronte.

Ingredienti per 4 persone: 1 confezione di pasta sfoglia pronta,1 tuorlo, 300 gr di crescenza, 50 gr di grana, pepe, timo o rosmarino
Occorrenti: teglia bassa, forchetta, coltello
Tempo di preparazione: 35 minuti

Disponete la pasta sfoglia in una teglia bassa, lasciandole la sua carta forno.  Bucherellate il fondo con una forchetta e pizzicate al bordo per formare un cordoncino attorno.  Spennellate il bordo con l’uovo sbattuto e mettete in forno a 180°C in modalità statica, placca a metà  per 10 min. Togliete la focaccia dal forno e distribuite la crescenza sul fondo, spolverate con il grana e le foglioline di timo o rosmarino tritate sottili e poco pepe. Fate cuocere ancora per 20 min, o fino a doratura.  Spegnete il forno e lasciate riposare.  Potete gustarla subito, oppure raffreddarla, tagliarla e metterla in un contenitore per il pranzo al sacco.

E buon Picnic a tutti!

 

Pesce d’Aprile: trota in carpione

 

pesce d'Aprile

 

Tra tutti i Pesci d’Aprile che farete questo sarà il più bonario, anzi il più buono. Ho preso in prestito una ricetta di antica tradizione lacustre e ho cambiato il pesce. E già questo potrebbe essere uno scherzo, perché non è tinca ma è trota. Per tutti gli altri giorni dell’anno può valere la tinca; come pesce d’Aprile ho scelto la trota.
Una volta, la trota, era un pesce della Primavera. Ora, poiché allevata, si pesca tutto l’anno e raramente è autoctona.  La tinca invece la chiederete al pescatore di fiducia.
Scherzo a parte, non mi si dica che il pesce di lago o d’Aprile, tinca o trota, non è gustoso.

Ingredienti per 4 persone

800 g di filetti di trota salmonata, acqua, vino bianco, olio di oliva, scalogno, poco sale grosso, pepe nero, 2 cucchiai di prezzemolo tritato, 6 filetti di acciuga, 2 spicchi di aglio pelati e schiacciati

Occorrenti: padella alta, schiumarola, padella, cucchiaio, pellicola

Pulite gli scalogni e tagliateli a metà. Nella  padella mettete gli scalogni, un bicchiere di acqua, un bicchiere di vino bianco secco, 1 bicchiere di olio di oliva, portate ad ebollizione e poi raffreddate. Lavate i filetti di sogliola, togliete le lische più evidenti (passate sopra il dito e le sentirete), metteteli nella padella con il brodo, unite poco sale grosso e qualche grano di pepe nero. Cuocete i filetti per 20 minuti sul fuoco basso. In una altra padella versate 8 cucchiai di olio di oliva, gli spicchi di aglio pelati e schiacciati e unite i filetti di acciuga. Scaldate e con l’aiuto di una forchetta schiacciate i filetti di acciuga e frantumateli. Lasciate insaporire sul fuoco per un minuto, poi togliete dal fuoco e unite il prezzemolo. Versate questo intingolo in una pirofila. Con la schiumarola togliete i filetti dalla padella e levate la pelle (se c’è). Non importa se si romperanno. Appoggiateli direttamente nella pirofila e irrorateli  molto bene con l’intingolo. Potete gustare la trota subito, ma il giorno dopo è ancora più buona. Conservatela in frigorifero coperta con pellicola. Se l’intingolo avanza condite degli spaghetti. Davvero gustosi.

Buona giornata a tutti.

trota in carpione