Cari amici,
vicini e lontani, grazie di leggermi! Per la cena della vigilia di Natale , ho compilato un menù con le ricette di Mamma, che buono! Sono ricette semplici, per condividere la festa più bella e buona dell’anno, e renderla un momento speciale per la nostra famiglia. Sarebbe bello far partecipe della nostra gioia di stare assieme, qualcuno che sappiamo essere solo, ne sarebbero coinvolti e felici soprattutto i nostri figli. Ancora grazie e tantissimi auguri di un Natale Sereno.
TARTARA DI VERDURE ALLO ZENZERO
Per fare questa tartara avremo modo di usare un insaporitore particolare, che in cucina o ami o odi: lo zenzero. E’ una radice che si usa principalmente fresca. La sua forma è strana, bitorzoluta e quasi sempre irregolare, la buccia è bianco-beige, mentre la polpa è bianca e deve essere soda.
Si accompagna bene sia alla carne che al pesce, ottimo appunto con le verdure e originale se accompagna la frutta. Generalmente lascia un sapore frizzantino in bocca, che solitamente ai bambini piace. Vi ricordate l’omino di pan di zenzero? E’ una fiaba inglese che racconta di un biscotto antropomorfo così profumato che tutti lo volevano mangiare. Nella sua fuga incontra una volpe furba come ogni volpe sa essere, che finge di volerlo aiutare e se lo mangia. Prima cosa, raccontiamo la fiaba e poi facciamo in modo che i nostri bambini tocchino annusino tastino quello che stiamo per usare in cucina. La radice di zenzero è molto particolare nella sua forma, è una radice tozza. Non molti tra i nostri bambini, al giorno d’oggi hanno l’opportunità di vedere una radice dal vero. Anche la carota è una radice, ma i bimbi che la conoscono come radice solitamente hanno un nonno paziente che coltiva un orticello.
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3 carote novelle
1 cipollotto
1 avocado
1 finocchio
1 cuore di sedano bianco
1 pezzetto di radice di zenzero fresco
1 limone
tabasco verde
7 cucchiai di olio di oliva
Laviamo e spelliamo le carote, puliamo il cipollotto, il finocchio togliendo i gambi, le foglie esterne. Procediamo allo stesso modo con il sedano. Tagliamo le carote prima a listarelle dello spessore di 1/2 cm e poi a dadini, tagliamo anche il sedano e il finocchio a dadini e tritiamo finemente il cipollotto. Raccogliamo tutte le verdure in una ciotola, irroriamole con 1 cucchiaio di olio il succo del limone e 2/3 gocce di tabasco. Teniamo il tutto da parte.
Apriamo l’avocado. E’ importante che sia al punto giusto di maturazione e la sua polpa deve essere quasi burrosa. Per controllare se e’ pronto pressiamo con due dita il suo colletto, se cede leggermente significa che e’ il momento giusto per usarlo. Incidiamolo a metà nel senso della lunghezza e giriamolo su se stesso per togliere il nocciolo, facendo ruotare le due metà una sopra l’altra, quindi sbucciamolo. Tagliamolo a dadini mettendo la metà in una ciotola con un po’ di limone, così non annerisce e mettiamo l’altra metà nel frullatore con 3 cucchiai di olio un pizzico di sale e lo zenzero sbucciato e tagliato a pezzi piccolissimi. Poi riduciamo tutto in crema.
Sgoccioliamo accuratamente l’ avocado e mescoliamolo alle altre verdure assieme all’olio rimasto, regolando di sale. Mettiamo la dadolata di verdure nei singoli piatti e serviamola accompagnata dalla salsa di avocado e da una fetta di pane integrale.
RISOTTO AL TALEGGIO
Senza dilungarmi , ricordo alcune regole: in primo luogo il tipo di riso: usiamo esclusivamente Vialone nano o Carnaroli. E’ molto importante tostarlo prima di unire il liquido, sia vino che brodo, perché in questo modo esalta i sapori e mantiene meglio la cottura. Attenzione alla cipolla: deve rosolare, non arrostire. Possiamo anche rosolarla a pezzi grandi poi toglierla e tostare il riso.
Per 4 persone
320 gr di riso Vialone nano o Carnaroli
100 gr di taleggio
4 cucchiai di olio d’oliva o 20 g di burro
mezzo bicchiere di vino bianco
un litro di brodo di carne
una cipolla dorata piccola
2 cucchiai di parmigiano
sale
Sbucciamo la cipolla e tritiamola fine. Mettiamo l’olio nella casseruola e facciamo appassire la cipolla. Tostiamo il riso nel soffritto, bagniamolo con il vino bianco e, quando l’alcool è evaporato iniziamo a versare il brodo bollente un mestolo alla volta, portandolo quasi a cottura. Aggiungiamo il taleggio a cubetti e facciamolo sciogliere. Togliamo dal fuoco e mantechiamo.
ZUCCHINE RIPIENE AL FORNOE’ una ricetta della mia mamma, che spesso riempiva le verdure, ma non metteva carne. Sono molto appetitosi, il ripieno è semplice per ciò che riguarda gli ingredienti, ma molto saporito.
Per 4 persone
6 zucchine molto fresche
90 gr di parmigiano reggiano
50 gr di pane grattugiato
1 mazzetto di prezzemolo
1 spicchio di aglio
3 cucchiai di olio di oliva
Sale
Pepe
Tagliamo i piccioli delle zucchine e laviamole, tagliamole poi a pezzi alti circa 5 cm. L’ideale sarebbe avere delle zucchine tonde che sono le migliori da riempire, ma non ci sono sempre. Scaldiamo 2 bicchieri di acqua in cui avremo messo uno spicchio di aglio e mezzo dado e pre-lessiamo le zucchine per 5 min, poi le scoliamo e con l’aiuto di un cucchiaio togliamo la polpa centrale e la mettiamo in una ciotola. Aggiungiamo alla polpa il parmigiano il pane , 2/3 cucchiai di acqua di cottura, sale e pepe insieme all’aglio e al prezzemolo tagliati sottili. Mescoliamo molto bene e andiamo a riempire con il composto ottenuto l’incavo di ogni zucchina. Sistemiamo le zucchine riempite dentro ad una teglia da forno e irroriamo con un filo di olio. Cuociamo a 180° per circa 20 minuti o fino alla doratura del ripieno. Si servono tiepide, ma sono molto buone anche fredde.
ORATA IN CARTOCCIO AL ROSMARINO
Carta da forno, o se la trovate carta fata( è una carta da forno trasparente)
4 orate, non grandi mettiamo 2/300 gr l’una
2 rametti di rosmarino
Fette di limone
4 cucchiai di olio
Sale, pepe
Preriscaldiamo il forno a 200°. Tagliamo 4 fogli di carta da forno, li stendiamo in un teglia grande e li ungiamo di olio. Adagiamo il pesce sui fogli, mettendo un rametto di rosmarino nella pancia assieme a delle fette di limone, saliamo leggermente e pepiamo. Sopra al pesce mettiamo un altro rametto di rosmarino ancora un po’ di pepe e di sale e una noce di burro crudo, oppure un cucchiaio di panna fresca.
Chiudiamo ogni cartoccio con un altro foglio di carta forno, cercando di sigillarlo bene ai bordi. Passiamo in forno per 15 minuti, poi apriamo i cartocci. Si può lasciare intero nel cartoccio, ma sarebbe meglio prelevarlo e pulirlo poi rimetterlo nel cartoccio perché assorba bene il sugo che si è formato. Potete servirlo con del riso basmati profumato con spezie a vostro piacere e un filo di olio crudo.
LA PAVLOVA
Un dolce molto leggero come il tutù di una ballerina, e di grande effetto durante i pranzi delle feste. L’Australia e la Nuova Zelanda se ne contendono i natali, ma pare che sia stata inventata dallo chef dell’hotel Esplanade di Perth per una cena in onore della ballerina Anna Pavlova.
Per 4 persone
Per la meringa:
90 gr di albume( sono circa 3)
90 gr di zucchero semolato
1 cucchiaio di limone o aceto bianco
1 cucchiaino di maizena
300 gr di panna da montare leggermente salata
30 gr di zucchero a velo
Fragole o altri frutti di bosco, ottimi quelli surgelati molto ben scolati
Per la meringa prepariamo innanzitutto la teglia da forno in cui dovrà cuocere. La forma della pavlova deve essere quella di un contenitore, che possa contenere la panna montata e i frutti. Per cui andremo a disegnare su un pezzo di carta forno un cerchio di diametro 20 cm che inseriremo nella placca da forno.
In una capiente ciotola iniziamo a montare la meringa e aggiungiamo poco alla volta lo zucchero , dopo circa 10 minuti aggiungiamo anche l’aceto o il limone, la maizena setacciata e finiamo di montare fino a che il composto non sarà molto lucido e sodo(ci vorranno ancora 10 minuti circa).
Serve la sac a poche, se l’avete, riempite il cerchio muovendovi in maniera concentrica, poi sopra al cerchio distribuite dei ciuffi per fare il bordo. Se non avete la sac a poche, usate un cucchiaio e spargete la meringa nel cerchio disegnato, livellandola col dorso del cucchiaio, poi formeremo dei ciuffi aiutandoci con un altro cucchiaio. Con il composto rimasto facciamo delle piccole meringhe che sistemeremo a lato della pavlova. Cuociamo in forno, con la placca alla metà, a 100° per 2 ore, lasciando lo sportello in fessura con un cucchiaio di legno per gli ultimi 10 minuti. La pavlova deve rimanere morbida all’interno, controlliamo le meringhe piccole, perché per quelle può bastare un’ora.
Lasciamo raffreddare sulla gratella e una volta fredda, riempiamo appena prima di servire con la panna montata, sistemiamo le fragole a nostro piacere e sbricioliamo sopra al dolce le meringhe piccole.