Gli Gnudi in Lombardia

Non è un fatto di natali: gli Gnudi son nudi dovunque. E non è, questa manifestazione di nudismo,  questione di oltraggio al pudore. Di certo si sa che non sono da rivestire: gli Gnudi si devono lasciare come appena nati. Anche il nostro meraviglioso “Capo di lassù”, in questo caso, ci lascia fare e pone da parte il suo invito a rivestirli. Perché gli Gnudi ,nati nudi in Toscana, rimarranno tali: nudi anche in Lombardia, con qualche piccola variante dovuta ai climi. Non sono comunque impudici, né in un posto né nell’altro; vanno nudi in Estate e nudi anche nell’Inverno più rigido. E mai, mai  saranno scostumati  o sfacciati: solo sfacciatamente gustosi. Buona preparazione.

Gli gnudi toscani sono molto simili ai malfatti Lombardi. In pratica sono nudi perché non ricoperti da pasta fresca. Se lo fossero sarebbero dei perfetti Tordelli nel caso della Toscana o Casoncelli per i Lombardi. La mia versione Lombarda prevede ingredienti cari a questa regione: verza, luganega, carne lessa d’avanzo del bollito misto. Nessuno vieta di vestirli, ma non sono più gnudi.

 GLI GNUDI

 

Per 4 persone: 100 g di formaggio grana Padano grattugiato, 50 g di “luganega”, 100 g di pane grattugiato, 1 uovo, 1 spicchio d’aglio tritato sottile, avanzi di bollito misto tritati, 50 g di verza (le foglie esterne) lessa, brodo, 1 cipolla bianca, 1 cucchiaio di olio, 30 g di burro.

Preparate tutti gli ingredienti, una ciotola e una padella. Mettete nella ciotola la carne tritata, il pane grattugiato, il grana, l’aglio,  il prezzemolo e la luganega. Unite l’uovo (meglio metà) leggermente battuto con una forchetta e mescolate. Unite il brodo (se, non vi è rimasto quello del bollito, di dado) ben caldo e amalgamate il composto. Nella padella mettete olio, burro e la cipolla tagliata molto sottile. Spumeggiate e unite il composto, schiacciatelo con una forchetta e mescolatelo per ben insaporirlo. Togliete la padella dal fuoco e raffreddate. Andate quindi a formare delle polpettine di forma ovale, grandi quanto una grossa oliva. Preparate un vassoio foderato con carta forno cosparso di poca farina e adagiate gli Gnudi. Se non li mangerete subito potrete  congelarli all’interno del vassoio coperto con pellicola. Poi una volta gelati potrete trasferirli in un sacchetto per alimenti. Cuociono in 4/5 minuti in acqua bollente salata. Per servirli consiglio della salsa di pomodoro e basilico, ma sono ottimi anche con burro e salvia. Se avete notato non ho ritenuto opportuno mettere altro sale nell’impasto, ma se volete potete aggiungerlo.

Buonissima giornata!

Pasta sablée bretone: per biscotti e non solo

Si fa presto a dire “pasta frolla”, mentre dire “pasta sablée bretone” si fa prima a farla che a dirlo. Di fatto il nome è lunghetto ma è da proferire tutto, poiché la definisce. Quanto al risultato lascio dire a voi. Noi, qua, non s’è mai detto nulla. Di solito abbiamo alzato gli occhi e gustato, zitte – che poi non si parla con la bocca piena…
Croccante è croccante, la più croccante tra le sablée croccanti, quindi è ideale per i biscotti, ma non solo. Vi mostrerò come si fa questa pasta assai veloce da preparare;come si fanno i biscotti e vi darò consigli sul “non solo”.
La pasta sablée bretone ha due caratteristiche predominanti: la croccantezza ed un indimenticabile sapore di burro. Buona preparazione.    

Ingredienti per circa 650 g : 300 g di farina, 150 g di burro, 3 tuorli, 120 g di zucchero semolato, 12 g di lievito, 3 g di sale, estratto di vaniglia o scorza di limone tritata o olio essenziale di arancia (3 gocce)

Occorrenti: ciotola, forchetta, oppure impastatrice con gancio, piccola ciotola, frusta a mano

Tempo di preparazione: 10 minuti

Preparare tutti gli ingredienti. In una ciotola mescolare la farina e il lievito, unire il sale e il burro freddo, tagliato a pezzetti piccoli. Lavorare con la punta delle dita o con l’impastatrice con la foglia sabbiando bene gli ingredienti. In un altra ciotola emulsionare i tuorli, lo zucchero e l’aroma prescelto, montandoli leggermente con la frusta. Incorporare le uova e lo zucchero agli ingredienti sabbiati. Impastare nella ciotola prima schiacciando con una forchetta,

impasto della sablée

poi amalgamando fino ad ottenere una pasta omogenea. Impastare poi leggermente sul piano di lavoro. Formare un rettangolo, chiuderlo nella pellicola e lasciare riposare in frigorifero per almeno un’ora (meglio se tutta la notte).

I biscotti

Stendere la pasta, infarinando leggermente solo il mattarello. Ricordo che meno farina si mette sul piano di lavoro più i vostri frollini tenderanno alla perfezione. L’altezza andrà rispettata per fare in modo che cuociano in modo uniforme. Coppare i biscotti e posarli sulla placca foderata con carta forno.

frollini di frolla bretone crudi mod

Cuocere in forno statico a 170°C, placca a metà fino ad una buona doratura ( circa 15 minuti).

frollino bretone mod

Il “non solo”

Occorrenti e ingredienti per una crostata di 20 cm di diametro: sbucciate e tagliate 2 mele Golden a spicchi sottili, spruzzateli  con poco succo di limone e cospargeteli con due cucchiai di zucchero. Stendete la pasta e tagliate il fondo della crostata. Inseritelo nella crostata infarinata e imburrata. Formate il bordo con un cordoncino di pasta e incidetelo con la punta di un coltello. Bucate il fondo con una forchetta. Cospargetelo con due cucchiai di marmellata a piacere. Distribuite gli spicchi di mela. Infornate a 170°C placca a metà per 35 minuti o fino a buona doratura.crostata di sablée bretonePotrete tagliare una sagoma a piacere e farne un sotto torta. Deponetela sulla teglia del forno foderata e bucatela. Infornate a 170°C per 20 minuti. Sopra a questo sotto torta potrete appoggiare una fresca mousse di fragole e decorarla a piacere.

torta di fragole e meringa con fondo bretone Felice giornata!    

Finta frittata di peperoni

 

frittata di peperoni

Finta: probabilmente perchè non ci sono le uova.  Frittata: perchè ha la forma di una frittata, alla fine.  Quindi il nome dato a questo appetitoso piatto dalle mie figlie lo definisco azzeccato.  E’ una ricetta che ho rielaborato da un ricordo.
Avevo due amiche di famiglia di origini campane, due sorelle.  Cucinavano come solo chi ha dovuto lasciare la sua terra d’origine, con il filo dei sapori persi tra le mani. Facevano una pommarola che mai più ho assaggiato; timballi di maccheroni, sartù di riso e un’indimenticabile pastiera.  E poi preparavano  i peperoni con la mollica del pane. Arrivavano a casa nostra con questa meraviglia che custodivano dentro ad un contenitore, sempre lo stesso.  Era una sorta di mattonella di peperoni tagliati  a piccole falde, arrostite nel burro e cosparse di briciole di pane che noi ci litigavamo, puntualmente, poiché era sapientemente dosata e mai bastava. Io, ispirata soprattutto dal sapore e dalla consistenza, ne ho fatto questa specie di frittata. Buona preparazione.

Ingredienti per 4 persone: 4 peperoni, uno spicchio di aglio schiacciato con il palmo della mano, un cucchiaio di capperi (facoltativi), 4 cucchiai di pane grattugiato,4 cucchiai di olio di oliva, prezzemolo, sale e pepe nero
Occorrenti: teglia bassa, tagliere coltello, carta da forno o sacchetto da pane, cucchiaio
Tempo di preparazione: 10 minuti + la cottura dei peperoni per spellarli

peperoni

La prima cosa da fare è togliere la buccia ai peperoni.  Si può fare in due modi:  o mettendoli ad arrostire uno alla volta infilati su una forchetta sopra la fiamma del gas, o mettendoli in forno a 180° per almeno 30 min, rigirandoli 2/3 volte, dopo averli lavati senza asciugarli.  Si mettono poi in un sacchetto del pane ben chiuso o nella carta da forno e si aspetta 20 min. Trascorso il tempo la pelle si toglierà e quasi totalmente. Il peperone che si spella con più facilità è quello rosso, di seguito quello giallo; mentre il verde è più tenace. Probabilmente è una questione legata al pigmento.

peperoni nel cartoccio

Procedo mettendomi dei guanti usa e getta, per evitare di scottarmi. Una volta tolta la pelle sciacquate i peperoni sotto acqua corrente per togliere ogni residuo di buccia e di semi e stendeteli su carta da cucina. Se pensate di cucinarli il giorno dopo, conservateli coperti con pellicola e abbiate l’avvertenza di cambiare la carta da cucina: rilasciano abbastanza liquido.

peperoni senza la pelle

Tagliate i peperoni a listarelle o a piccole falde.  Scaldate bene olio e aglio dentro una larga padella e versate i peperoni. Unite il sale e mescolate. Rosolateli molto bene per 3 minuti i girandoli spesso e poi aggiungete il pane e mescolate. Rosolate il tutto ancora per 3 min, unite il pepe e i capperi se previsti. Schiacciate la frittata con il dorso del cucchiaio e girando la padella rovesciatela su un piatto largo,  oppure fatela scivolare sul piatto. Cospargete con prezzemolo. E’ ottima servita con pesce cotto sulla griglia o a vapore.

Buona giornata a tutti.

 

Sfogliata con crescenza e rosmarino

focaccia con crescenza

Questa è la torta salata più semplice che ci sia. Buona ed eclettica, assomiglia vagamente, forse per la presenza della crescenza, alla ben più famosa “focaccia di Recco”. Si presta a molte varianti, ad esempio: con del prosciutto crudo, o verdure brasate messi sopra non appena la togliamo dal forno.
Visto che la stagione si va allargando – si dice così – i giorni si allungano e arriva la Primavera, questa focaccia è un perfetto trasportabile, pensato apposta per chi ama mangiare con il sole in fronte.

Ingredienti per 4 persone: 1 confezione di pasta sfoglia pronta,1 tuorlo, 300 gr di crescenza, 50 gr di grana, pepe, timo o rosmarino
Occorrenti: teglia bassa, forchetta, coltello
Tempo di preparazione: 35 minuti

Disponete la pasta sfoglia in una teglia bassa, lasciandole la sua carta forno.  Bucherellate il fondo con una forchetta e pizzicate al bordo per formare un cordoncino attorno.  Spennellate il bordo con l’uovo sbattuto e mettete in forno a 180°C in modalità statica, placca a metà  per 10 min. Togliete la focaccia dal forno e distribuite la crescenza sul fondo, spolverate con il grana e le foglioline di timo o rosmarino tritate sottili e poco pepe. Fate cuocere ancora per 20 min, o fino a doratura.  Spegnete il forno e lasciate riposare.  Potete gustarla subito, oppure raffreddarla, tagliarla e metterla in un contenitore per il pranzo al sacco.

E buon Picnic a tutti!

 

Ciambella glassata con la cioccolata dell’uovo

Tesoro? MI è rimasta la cioccolata dell’uovo di Pasqua. Un bel po’…
Amore? Al latte o fondente?
Fondente, tesoro.
Amore? Facci una torta!
Tesoro! Lo sai che non so fare torte…
Amore? Cosa diresti di provare, almeno una volta?
Boh…
…Ma non mi parli sempre di quella tua amica, quella del blog di cucina? Chiama lei. Prova! 

Appunto. La cioccolata dell’uovo di Pasqua  è rimasta, sicuramente. Se Amore mi chiamerà ne sarò ben felice. In caso contrario ecco qua la ricetta, molto facile, per tutti i Tesori a cui è rimasta la cioccolata e per tutti gli Amori che desiderano una torta con la cioccolata.

ciambella a fette con cioccolata

Ingredienti per uno stampo da 22 cm: 3 uova, 180 g di zucchero, 2 g di sale, 125 g di margarina, 8 g di lievito in polvere, 180 g di farina, 2 cucchiai di rum scuro, 100 g di fichi secchi, 80 g di albicocche secche, 100 g di cioccolato, 2 cucchiai di pistacchi tritati (o altra frutta a guscio a piacere)
Per glassare: 200 g di cioccolata fondente, 4 cucchiai di latte
Per decorare: cacao o riccioli di cioccolato
Occorrenti: mixer o frullatore, ciotole, coltello, tagliere, microonde o bagnomaria, caraffa con becco, gratella, carta da forno.

Iniziate a pesare gli ingredienti, così avrete tutto a portata di mano. Con il coltello tagliate la frutta essiccata – dopo averla sciacquata -, il cioccolato (tenete la lama del coltello sull’angolo e si taglierà perfettamente) e la frutta a guscio. La grandezza dei pezzetti è a piacere. Imburrate e infarinate lo stampo da ciambella*. Mettete nel bicchiere del mixer la farina setacciata con il lievito, lo zucchero, il sale, la margarina e poi le uova e il rum. Azionate l’apparecchio e fatelo girare per almeno un minuto. Pulite i bordi e poi mandatelo a pieni giri ancora per un minuto. Aggiungere la frutta secca e mescolate, con una spatola. Versate il composto nello stampo e cuocete il dolce a 180° C in modalità statica, placca a metà, per 40/45 minuti. Togliete dal forno e lasciate raffreddare. Rovesciate la ciambella sulla gratella e preparate la glassa. Tagliate, a pezzi piccoli questa volta, il cioccolato per la glassatura e unitevi il latte. Scaldate nel microonde o a bagnomaria fino a che non avrete ottenuto un emulsione perfetta. Trasferitela nella caraffa con il becco. Appoggiate la gratella su della carta da forno (la glassa in eccesso potrà essere riutilizzata) e versate la glassa, anche non ricoprendo la ciambella completamente: l’effetto sarà molto bello. Raffreddate a temperatura ambiente e decorate a piacere con riccioli di cioccolato o spolverizzando con il cacao.

* lo stampo non è determinante. Se non avete uno stampo a ciambella potete usare uno stampo rotondo. Potete aggiungere altri tipi di frutta essiccata, se preferite.

ciambella glassata al cioccolatao intera

Felice giornata!